La Dop economy italiana rappresenta il sistema economico e produttivo del comparto agroalimentare e vitivinicolo a Indicazione Geografica (DOP, IGP, STG), denotando un settore con un forte ruolo nello sviluppo economico dei distretti agroalimentari del Paese e volano nella crescita dell’export.
Il sistema il cui rilievo è da riconoscersi prima di tutto in termini di valore economico: con 20,2 miliardi di euro di valore alla produzione e 11,6 miliardi di euro di valore all’export, il comparto DOP IGP apporta un contributo del 20% al fatturato complessivo del settore agroalimentare italiano con 195.407 operatori lungo tutta la penisola che impiegano 576.579 lavoratori e sono guidati da 296 Consorzi di tutela dei settori Cibo e Vino ufficialmente riconosciuto dal MASAF (Fonte: Rapporto Ismea-Qualivita 2023).
Ma la Dop economy rappresenta un sistema la cui rilevanza si esplica anche in altri ambiti, in quanto espressione di un modello economico e produttivo basato su una serie di valori (origine, autenticità, sicurezza, tradizione, ambiente, fattori umani) condivisi da operatori, Consorzi di tutela, istituzioni, comunità locali e cittadini, nell’ambito di un apparato normativo e di un sistema di controllo consolidati a tutela di produttori e consumatori.
Il legame della Dop economy con questo sistema di valori, la pone al centro di una serie processi di sviluppo territoriale che coinvolgono ambiti e settori connessi con l’agroalimentare di origine: ambiente, benessere. cultura, sociale e in particolare il Turismo DOP, come riconosciuto dal Regolamento UE delle Indicazioni Geografiche approvato nel 2024.