L’enogastroturismo è sempre più una leva fondamentale per la promozione del tessuto imprenditoriale, dei territori, della cultura e dei prodotti di qualità riconosciuti come simbolo del made in Italy.
In questo ambito, un ruolo propulsivo fondamentale del turismo enogastronomico è svolto dalla notorietà globale dei prodotti agroalimentari, vitivinicoli e delle bevande spiritose ad Indicazione Geografica (DOP, IGP, IG) italiani tutelati a livello europeo e dalle iniziative che vengono promosse dai Consorzi di Tutela di queste filiere.
Il sistema delle Indicazioni Geografiche europeo nasce per proteggere e promuovere i prodotti provenienti da regioni specifiche e che possiedono qualità specifiche o godono di una reputazione legata al territorio di produzione. I marchi che li rendono riconoscibili sono: DOP – Denominazione di origine protetta (prodotti alimentari e vini) – IGP – Indicazione geografica protetta (prodotti alimentari e vini) – STG – Specialità tradizionale garantita (prodotti alimentari e agricoli) – IG – Indicazione geografica (bevande spiritose).
I prodotti IG vantano un primato europeo per cui l’Italia si contraddistingue: 892 prodotti, a ottobre 2024, e costituiscono un settore fondamentale per l’agroalimentare di qualità nazionale. Il sistema, denominato “Dop economy”, ha rilievo prima di tutto in termini di valore economico: con 20,2 miliardi di euro di valore alla produzione e 11,6 miliardi di euro di valore all’export, il comparto DOP IGP apporta un contributo del 20% al fatturato complessivo del settore agroalimentare italiano con 195.407 operatori lungo tutta la penisola che impiegano 576.579 lavoratori e sono guidati da 296 Consorzi di tutela dei settori Cibo e Vino ufficialmente riconosciuti dal MASAF (Fonte: Rapporto Ismea-Qualivita 2023).
Ma la Dop economy rappresenta un sistema la cui rilevanza si esplica anche in altri ambiti, in quanto espressione di un modello economico e produttivo basato su una serie di valori (origine, autenticità, sicurezza, tradizione, ambiente, fattori umani) condivisi da operatori, Consorzi di tutela, istituzioni, comunità locali e cittadini, nell’ambito di un apparato normativo e di un sistema di controllo consolidati a tutela di produttori e consumatori.
Il legame della Dop economy con questo sistema di valori, la pone al centro di una serie processi di sviluppo territoriale che coinvolgono ambiti e settori connessi con l’agroalimentare di origine: ambiente, benessere. cultura, sociale e in particolare proprio il Turismo DOP, come ufficialmente riconosciuto dal Regolamento europeo delle Indicazioni Geografiche approvato nel 2024.