Eat, visit, love. World heritage list and geographical indications: Joint acknowledgement and consistency as drivers of tourism attractiveness in Italy
Studio di Elina De Simone, Mara Giua e Cristina Vaquero-Piñeiro dell’Università Roma Tre, Italia.
Lo studio analizza l’influenza dei riconoscimenti territoriali sulla domanda turistica, in particolare le aree iscritte nella World Heritage List (WHL) dell’UNESCO in relazione alle Indicazioni Geografiche (IG). L’analisi prende in esame dati italiani a livello NUTS3 (Nomenclatura delle unità territoriali statistiche) che vanno dal 1999 al 2019. Il contributo dello studio è duplice. In primo luogo, utilizzando un modello Difference-in-Differences insieme al Propensity Score Matching (PSM-DiD), lo studio valuta l’impatto del riconoscimento congiunto di entrambe le certificazioni come trattamento binario (sì/no). In secondo luogo, utilizzando il Generalised Propensity Score Matching (GPSM) per il trattamento continuo, lo studio valuta in che modo l’impatto delle due certificazioni è subordinato al numero di riconoscimenti (coerenza). Queste valutazioni di impatto riguardano sia i turisti nazionali che quelli internazionali. Le conclusioni evidenziano gli effetti positivi, che comprendono arrivi turistici, pernottamenti e spese turistiche, associati sia al riconoscimento combinato (PSM-DiD) sia alla coerenza dell’accreditamento (GPSM). Questi risultati supportano l’attuazione di politiche basate sul territorio che promuovano le diverse risorse locali, in particolare il patrimonio culturale e l’eccellenza agroalimentare.
Argomenti:
enoturismo, tendenze, turismo dop